Paola, non so come dirtelo è sempre la solita cosa: mi fai impazzire!
Per vederti anche solo 10 minuti in più prendo il treno con te ogni giorno e poi mi faccio 5 km a piedi fino a casa, tutto questo per vederti da sola 10-20 minuti in più della scuola. Ti guardo quando ti lamenti che il treno è in ritardo e io in silenzio ringrazio le ferrovie per concedermi ancora qualche minuto con te, con il tuo sorriso, con i tuoi occhi, con la tua voce. Ti seguo dovunque vai, sei il mio Est il mio Ovest il mio Nord ed il mio Sud. Per adesso non sei mia, ma grazie a Dio esisti, sei la mia medicina a tutto e allo stesso tempo il mio tormento.