Da Anonimo per anonimo

L’avrei vissuta una relazione a distanza, certo poi mi sarei avvicinata a te o avremmo deciso insieme..
ma così come posso puntare tutto?
per il modo in cui sono stata trattata, quante volte ancora mi sarei sentita dire “stai al tuo posto” “non sei niente” ?
poi un uomo.. un UOMO che ha sentimenti positivi verso una donna non la renderebbe mai ridicola, MAI.

Perchè mi hai tolto quella forza che avevo? il mio fervore, la mia forza?
perchè non sei in grado di restituirmelo? perchè è così, non mi hai mai voluto.
Te ne saresti fottuto della situazione, avresti compreso, avresti dato fiducia invece di toglierla.
Io? io avevo fatto qualcosa per noi, non lo hai neanche apprezzato.. non eravamo sporchi, tu hai reso tutto sporco trattandomi come una delle tante.
Il dolore che ho dentro è inimmaginabile, a volte il pianto mi soffoca.
Io credevo, ci credevo nell’ amore.

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Da Anonimo

Posso capire il dolore, lo capisco molto bene, per questo preferisco pensare sia meglio evitare di fermarsi nel dolore, ma uscirne, pensarci e ripensarci a che serve se non ad alimentarne dell’altro ?, la situazione che descrivi non funzionava, bisogna essere realisti per guarire da certe ferite, se continui a toccarle non guariscono, il tuo cuore rimane chiuso magari a persone più adatte a te, hai fatto un’esperienza ora sai cose che prima non conoscevi.
Il vantaggio di scrivere è di poter magari avere opinioni distaccate, questo è importante anche se sembrano idiozie.
L’egoismo che intendo è quando una persona vive l’amore sulle proprie emozioni, di possesso, di controllo, etc.etc. questo atteggiamento non a tutti piace subirlo, è difficile capire una storia quando si è dentro, qui non ho mai o quasi mai letto di un giudizio che coinvolga come responsabile anche l’autore/trice di solito sono autrici, possibile che la colpa sia sempre dell’altro ? bisognerebbe conoscere le vicende.
Visto che qui ci sei tu, secondo questo ragionamento, stimolarti ad un giudizio non troppo di parte, è utile più che a darti solo ragione, imparare ad assumersi le proprie responsabilità, ha un vantaggio, non dai troppi alibi a te stessa, l’io nel caso non fosse chiaro, è un po’ dispettoso, se gli dai corda è finita, il dolore è una sorta di segnale d’offesa di questo io, è come se dicesse, non è possibile essere ignorato, non è possibile che mi sia sbagliato, invece col ragionamento è un po’ di umiltà limiti qualcosa che potrebbe finire per prendere possesso pieno della tua persona cosciente, quella che vive in prima persona, che parla e scrive, capisci ? pensare e concludere che non era la persona giusta, ma non è la fine del mondo hai davanti tempo e nuove occasioni, col vantaggio che ora conosco più cose di prima.

Un bacio a Sara e a te anonima.

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Da Anonimo

Capisco quello che vuoi dire ma avrei anche fatto a meno di viverla questa esperienza.
E’ chiaro che non conosci la situazione, ne quanto ci sono dentro, ne quanto questo abbia influito seriamente nella mia vita e nel mio ambiente.
E’ chiaro che parlo per me perchè so quanto ci ho messo io.
Se permetti, non prendo lezioni di vita, vengo a sfogare, come fanno tutti.
Se ho un modo per liberare lo stomaco dal male lo faccio e questo sito offre spazio, in alternativa per come sono fatta io esloderei sollevando le mani per via della rabbia che provo.
Ben venga il mio sfogo dunque.
la mia vita andrà avanti, certo, ma se permetti lo farà con i tempi miei.
Sono abbastanza grande. Grazie.

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