Da Anonima per anonimo

Non so dove siano andati a finire quei giorni… la leggerezza di quell’estate la ricordo ancora. Eppure… eppure avevo i soliti pensieri sul lavoro e al 16 di agosto mi aspettava un rientro in ufficio, quell’ufficio che per sei mesi mi ha ospitata, in cui spesso io mi sentivo persa. Perciò anche in quel periodo non era tutto rose e fiori… e poi… e poi sei arrivato tu. A settembre. Ho l’immagine impressa nella mia testa di me, ferma alla fermata dell’autobus sotto un temporale così fitto in quella via, quel quartiere mi ricorda te, mentre ti penso. Perché eri arrivato. Arrivato per me. E quel 15 di agosto… in una giornata mi sembrò di vivere una vita intera. Fino a notte fonda. Anche se l’indomani lavoravo… i miei occhi, che da sempre sognano, immaginavano un futuro diverso… mi domando, ho ancora dentro di me quella luce, quella luce che tiene accesa la speranza? E fin dove arrivi tu? E dove inizia la lotta per ritrovare me stessa?

11 risposte Pagina 3 di 3

Immagine mittente anonimo
Da Anonimo

Comunque sembri tanto lei. Sono sicuro che dietro a quella muraglia ci sia tanto di quel miele in quantità inimmaginabile. Che ti fa avere bisogno di coccole… Non solo a gesti e carezze ma anche a parole..

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