Si dice che il tempo aiuti a dimenticare, a lenire i grandi dolori. Non e’ vero.
Il dolore lascia cicatrici indelebili nel cuore, basta un niente, una parola o semplicemente il rivedere i segni di quelle cicatrici per far riaffiorare quei vissuti che con fatica hai rimosso, risvegliato e rielaborato.
Mi chiedo il perche`, il perche` di tutta questa sofferenza dell’ anima e il perche’ non sia possibile metterci una pietra sopra e ricominciare daccapo.
Per me e’ sempre troppo tardi: sono sempre arrivata tardi agli appuntamenti con la vita. Un fallimento totale del mio essere donna, pur avendo tutte le carte vincenti per sfondare e vivere in pieno quella che tra ” … ” e’ la mia vita.
Sono stanca di lottare, niente e` valso a dare una svolta; la mia e` stata una lotta impari simile a quella che il DonChisciotte combatte` contro i mulini a vento. E allora tanto vale arrendersi e accettare la triste realta`.
Mi viene in testa Nietzsche, esagerato nel suo nichilismo ma vero e autentico nel suo pensiero e, piu’ che mai attuale nella societa’ odierna. Alla domanda chi e` l’ uomo rispose: ” L’uomo non e’ libero, perche’ e’ determinato biologicamente ( dna ) e socialmente sin dalla nascita”.
Aveva ragione, ognuno di noi non puo` sfuggire al suo destino…