Non riesco nemmeno a mantenere la promessa a me stessa fatta che nn avrei più parlato di te, poi scrivo e tu dalle parole sai riconoscermi, e leggerlo mi strappa il sorriso. Non odio te come persona, odio il fatto che dopo quasi un anno quelle poche volte che siamo stati “costretti a vederci” tu nn mi hai rivolto la parola, nemmeno quando io ci provavo, poi da ottobre ho smesso di farlo anche io da quando passassi da casa mia e sei nn hai fatto nessun cenno… credevo di aver chiuso definitivamente con te, poi dall’anno nuovo, sempre senza rivolgerci la parola, ma per un attimo il mio sguardo ha incrociato il tuo nello stesso momento, e in me si è acceso dinuovo qualcosa, e perciò sto dinuovo qui perciò dico che ti odio e ti amo.
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una volta avrei iniziato con lo scrivere non capisco perché tu fai.. oppure dici questo e poi invece..Ora vorrei farti una semplice e chiara domanda : da me cosa vuoi ??? a proposito comunque quel giorno in macchina quando ti incontrai e proseguì volevo fare il giro per venire da te, ma poi l’orgoglio come al solito si è messo di traverso. L’amore è una bella malattia in cui il malato non vorrebbe mai guarire.. non è mia la frase ma la scrivo lo stesso perché credo dica il vero, soprattutto nel nostro caso
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