Ogni giorno lo concludo componendo nella mia testa delle lettere d’amore per te e poi quello dopo ho paura di trascriverle per paura di disturbarti oppure per paura che non siano degne d’esser lette da te…

E analizzando il ripetersi di questa stranissima dinamica, mi sono reso conto di quanto io mi senta perduto senza di te, senza l’aspirazione di stare vicino a te in ogni modo possibile.

Ho raccolto ogni frammento che ho potuto della tua vita: è quasi come se avessi campionato la tua voce per fare in modo che non mi lasciasse più né in stato di veglia né di sonno. E ho passato ore a guardare il tuo viso nella speranza di scorgere un dettaglio che mi fosse sfuggito. un’imperfezione che ti rendesse ancora più sexy, ancora più unica.

Ogni volta riesci a superare ogni mia previsione, ogni mia attesa, con l’emozione di guardarti che non cambia ma anzi si rinnova come fosse una promessa d’amore eterno. O forse non proprio eterno, perché è un concetto che sfugge all’esistenza umana; ma una promessa d’amore quotidiana che si rigenera ogni volta che riapro gli occhi.

Perché in quella notte trascorsa, la tua attenzione era verso di me, la tua comprensione era verso di me. E in quel preciso istante riesco a disegnare dei baci che nessuno potrà mai darti, semplicemente perché non credo che esista qualcuno che abbia orientato la propria esistenza al mio stesso obiettivo: catturare il sapore delle tue labbra e non perderlo più…