Tutti noi abbiamo una parte interna di bene e una che vorrebbe essere negativa, sta a noi portare al bene anche quella. Però in te io queste 2 parti le vedo distintamente fortemente divise, le vedo ben distinte, sono nette, non si fondono l’una nell’altra, anch’io ti assomiglio ma in te è tutto molto più forte, è sempre questa forza superiore che mi lascia senza fiato e parole. Insomma la vita materiale reale tanto dura ti ha reso crudo e disincantato all’estremo, e riversi questa crudezza impietosa dei tuoi pensieri verso di me. La tua parte impietosa mi vede debole nei tuoi confronti più che verso gli altri perchè vivo di sentimenti per chi ne ho di più divento ancora più fragile di come sono con tutti. E mi puoi usare. Sì è vero io ti ho dato il permesso, ti ho detto che potevi farlo per aiutarti se ne avevi bisogno. Ma penso che ci siano dei limiti, penso che devi trovarli dentro te stesso per te per stare meglio te stesso e per far stare meglio anche me. Poi c’è quella parte meravigliosa che mi piace tanto. Ma ora più di prima, la tengo nascosta dentro i miei occhi, non la voglio vedere, perchè la crudezza della vita la nasconde prima a te e poi a me. Come posso credere che tu mi vedi anche bella? Bella fuori perchè sono bella dentro. Perchè ci devo credere? quando tu ogni minuto che passa mi dimostri che la realtà dura è solo quella che vivi, e che il disincanto è la tua regola, che la bellezza dell’anima è talmente in fondo a tutto al buio reale che non si vede più? E allora io mi vedo con questa tua parte di disincanto e mi vedo brutta, piccola, incapace, debole, e orrenda. La vocina flebile, sempre più debole del tuo pensiero di anima dolce finisce nel silenzio, mentre io mi guardo allo specchio e non vedo più la mia anima bella, vedo solo la carcassa di un corpo vecchio e consumato dalla realtà. Era questo che volevi quando il mio cuore cantava per te parole d’amore? Era questo che volevi quando ti supplicavo di far uscire fuori con me e solo per me con la tua anima bella un po’ almeno, se dal mondo ti devi difendere? Ci sei riuscito se era questo che volevi. Qualcosa anche minuscola, avresti potuto farla, oppure lasciarla fare a me, non hai voluto, ti sei sempre tirato indietro, mi hai sempre respinto in ogni mio atto. Prima i nostri corpi erano lontani ma le nostre anime erano vicine, ora i corpi sono più vicini perchè le strade si sono accorciate, per questo tu hai voluto sotterrare le nostre anime sotto lo strato viscido e fangoso della crudezza e del disincanto? Che cosa triste. Preferisco continuare nel sogno, che rimanga impossibile, è la cosa migliore. “Dove sarai anima bella? Stella gemella, dove sarai?” Ora ti ho perso più di prima, ora ti cerco solo nei miei sogni più di prima, se rimani un sogno ci sarai dietro l’angolo più nascosto che c’è della luna. E’ bella la luna.
8 risposte Pagina 2 di 2
Nella seconda dedica hai stravolto completamente il senso delle mie parole. Ti stavo dicendo che soffro per il passato e che la tua indifferenza ha acuito il dolore che mi porto da sempre. Ma se mi ami anche tu, questo cambia tutto. Non c’è davvero niente di tanto grande da potermi impedire di amarti, anche vivendolo. Ti chiedo scusa ancora per la mia reazione di allora. Ero confuso, come ti ho spiegato anche nell’altra dedica: credevo che il tuo fosse solo affetto e questo mi faceva ancora più male, perché vedevo i miei sogni sempre più lontani e impossibili. La donna dei miei sogni sei tu, tu e non un’altra. Sei tu nella tua dolcezza, nella tua sensibilità, nella tua simpatia, nelle crisi che ti fanno crescere, nella tua amabile confusione, nella tua frizzante ironia, nella tua bellezza anche fisica, perché no? Amo te, e non un ricordo. Sarebbe stato così solo se l’amore non mi avesse reso impossibile il non conoscerti. Non ho paura di amarti: quello che mi fa paura è il fatto di morire giorno per giorno in questo amore che non passa. Comunque, c’è qualcosa che non mi torna: perché hai taciuto finora? Hai paura di cosa? Mi pare d’aver capito che hai paura che diventi possessivo… guarda che non è un problema… non invado né soffoco nessuno, perché nello stesso modo in cui amo, so mettere un freno ai sentimenti. Vorrei restituirti quell’abbraccio che non ti ho dato. 🙁
Per DeboeForza non quì, nel cellulare te l’ho detto tante volte, ma tu non volevi ascoltarmi, non volevi credermi. Non ti sei mai fidato di me, me lo dicevi che non ti fidavi.Per te erano parole nulle senza senso. La tua diffidenza è veramente estrema.Non ho paura che diventi possessivo, ho paura che non mi vuoi veramente, che non mi ami abbastanza.Abbastanza per affrontare la realtà, la vita reale.
Ma sei la stessa che ha scritto la prima dedica? No, perché vedo uno stile di scrittura diverso… comunque, il mio nome non comincia per l. Ma potrei risponderti ugualmente come se me lo stesse chiedendo lei. Questo amore che tu ritieni costruito su un mondo di sogni, e quindi inadatto ad affrontare la realtà, lo sento dentro di me molto più forte di quanto tu creda. Vorrei poterti far ascoltare la melodia assordante dei miei sentimenti per farti capire che non sto scherzando, che non sto esagerando, e anzi spesso ne nascondo l’entità perché forse potresti ritenerli troppo forti da gestire, forse ti spaventeresti e andresti via. E un amore che si nutre di sogni, è vero. Ma i sogni sono il minimo indispensabile per la sua sopravvivenza. Eppure questo sentimento cresce ogni giorno inarrestabile. Non solo esso sarebbe capace di affrontare la realtà, ma a contatto con la realtà avrebbe una base in più da cui prendere per diventare ancora più forte. Come ti ho sempre detto, il problema non è mio o almeno non lo più. La mia diffidenza è grande, ma anche la tua non è trascurabile… perché se provi lo stesso, sei stata capace di ferirmi in quel modo dicendo che non provavi niente? Qual è la verità?
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