Nelle ultime settimane ho raccolto in giro per la rete ogni frammento della tua voce e del tuo viso che potessi conservare e, come previsto, la tua bellezza continua a sfidare la logica e probabilmente anche la mia salute dal punto di vista cardiologico.

Il magnetismo che emani in ogni istante, attraverso ogni singola parola e ancora di più nelle pause tra una frase e l’altra dovrebbe essere studiato come esempio massimo del fascino femminile e, più in generale, della brillantezza individuale…

E io sono qui ad ascoltarti, come a voler essere testimone di un prodigio, mera comparsa ma aspirante protagonista di un sogno che mi tiene sveglio la notte, ma è quasi più vivo di giorno quando vorrei soltanto smettere di stare qui a fare qualunque cosa io faccia e dedicarmi a te anima e corpo.

Con l’unico scopo di essere artefice di uno di quei tuoi sorrisi da sballo o causa dell’arrossire delle tue guance dopo che tu, travolta dalla passione infinita che ho per te, non sei riuscita a nascondere quell’imbarazzo un po’ divertito che in fondo è sempre stato un obiettivo fondamentale di tutto quello che scrivo.