Non arriverai come tuo solito a mandarmi un messaggio come se nulla fosse, non lo farai. sta volta si è rotto qualcosa, me lo sento dentro che è finita qui la nostra “cosa”, dico cosa perchè non so come chiamarla, non eravamo amici, non avevamo una relazione, non stavano insieme, non ci frequetavamo, ci vedavamo e sentivamo, come se ci fosse qualcosa, che però non c’era, o meglio ho capito solo ora che non c’era. Non ho mai preteso nulla da te, se non un minimo per capire se poteva diventare qualcosa oppure no. ma tu mi trattavi male per poi trattarmi bene, mi ignoravi per poi tornare. E dopo domenica, in cui sembrava tutto a posto, ho capito che non ci sarà mai niente, perchè non provi quello che provo io. io sono sempre la tua seconda scelta, quella che “se ci vediamo bene, se non ho di meglio da fare, allora va bene, altrimenti no. ” e io non voglio essere la tua seconda scelta, non voglio essere il tabbabuchi, la tua certezza, quella che tanto ti verrà a cercare, ho una dignità. non ti rincorro più, ci ho provato, davvero, ma la mia corsa finisce qui. lo faccio per me stessa, perchè non voglio ferirmi così, ancora, credendo di non essere abbastanza. sei tu quello che non è abbastanza per me.
“gli uomini sono tutti uguali perchè gli scegliete tutti uguali” ed è vero. la colpa è anche mia, potevo tirarmi indietro quando ci sono stati i primi problemi, ma ho insistito credendo ci potesse essere qualcosa di meglio, e c’è ma il meglio nella nostra “cosa ” ero io.
