finalmente sento la crosta della rimarginazione del dolore, avverto un flebile dolore dato più dall’ assenza della speranza e di qualcosa da sognare che dall’ amore per te… com’è normale il mondo ora, tutto segue una logica matematica, non mi importa se le ore sono più lunghe e se forse avrei potuto, ora mi importa solo di bastarmi, di non vivere di te o meglio di cio che ho proiettato a lungo su di te… non ricordo più quale poeta notissimo scrisse e dove che” all’ apparir del vero tu misera sparisti… ” ricordo solo che finalmente non c’è più buio tra me e te, ma ti vedo reale, ti sei presa gioco di me, soffiando sulla cenere di una brace quasi sopita, ardendo l’ amore che mi aveva svenduto alla monotonia di una vita da spettatore. A volte cerco di amarti ancora restando in bilico tra la voglia di sentire e la felicità di non soffrire più, in un altalena folle di amore e odio Catulliano… se scivessi io la trama del nostro incontro ti amerei a metà… lasciando le stelle nel firmamento e i tuoi occhi nel tuo viso, sognando senza scegliere facendo di un esistenza un sogno ad occhi aperti… ma spesso è credere di poter essere registi del nostro ardire ci trascina a sperare quando è palese che l’ amore non c’è. Ma il bello dell’ amore è che puoi diventare quasi Dio e lei neppure se ne accorge… l’ amore è la forza di chi ama, non di chi è amato.
Poi a volte mi chiedo: non ti sentivi pronta o non sentivi nulla? Come facevo a farti innammorare senza vedersi 5 minuti… saresti andata alla cena di lavoro ma non con me… come pensi io mi sia sentito? Capisco le tue indecisioni ma perché non provare insieme a stare più vicini? Mi avevi detto… voglio conoscerti… ti ho cercata tutti i giorni… in ferie, a Pasqua e quando mio figlio aveva bisogno di me… per farti capire che eri importante sempre, al di la delle difficoltà della vita.
Mi spiace… ma meritavo un occasione… non un ora.
Sono disperato… ci avevo creduto… ti avevo creduto. Non è giusto… stai sbagliando.Dove ho sbagliato? Che posso fare? Come si fa? Non capisco più niente… sono disperato.
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Com’è strana la vita: un tuo skerzo “anonima” o un errore di persona… comunque un estranea… mi hai letto ed hai risposto proprio quello che io mi sarei aspettato da lei… incredibile. lo hai fatto nei suoi modi dimessi, terminando come lei nel ringraziarmi del volerle bene… ero così disperato e confuso da averci creduto… pur sentendo dentro di me che invece… tutte queste sfumature o attenzioni, se non sei innamorato, non le provi… non le fai.
Già il fatto di essere venuta qui a leggermi… sapendo che l’ ho già fatto in passato, sarebbe significato qualcosa… ma poi, volevo scriverti…per sapere, sei tu? Sentivo che l’ indifferenza e quel bisogno di liberarti di me degl ultimi giorni avevano poco a che fare con la tua ricerca di me… figurati.
Non scorderò mai, nella zona fumo da soli il tuo alzarti ed andare via con la paura e la speranza di uscire da li senza che io ti fermassi… per un bacio…per parlarti. Ogni volta che mi verrà voglia di far finta di niente…di parlarti, di sperare… sarà quel tuo sguardo di fuga da me che dovrò ricordare.
Se una persona non ti ama non c’è verso… non ti amerà. Io hi sfidato la sorte ritrovandomi solo con i cocci… ieri un collega mi ha detto che tu lo hai cercato su fb…in modo interessato. Ti conosco e conosco lui…non ci credo ma non ti dico che dolire e che gelosia ho provato… una senazione devastante… mi auguro x te che sia come credo… lui usa le donne come merce…
Comunque brava anonima-o o ti sei confusa o mi hai preso per i fondelli per bene… ti ho creduto perché sembravi lei…anzi quello che io avrei voluto lei fosse…quindi sei stata migliore
..
Tu mi hai cercato…
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