Da patato per patatosa

finalmente sento la crosta della rimarginazione del dolore, avverto un flebile dolore dato più dall’ assenza della speranza e di qualcosa da sognare che dall’ amore per te… com’è normale il mondo ora, tutto segue una logica matematica, non mi importa se le ore sono più lunghe e se forse avrei potuto, ora mi importa solo di bastarmi, di non vivere di te o meglio di cio che ho proiettato a lungo su di te… non ricordo più quale poeta notissimo scrisse e dove che” all’ apparir del vero tu misera sparisti… ” ricordo solo che finalmente non c’è più buio tra me e te, ma ti vedo reale, ti sei presa gioco di me, soffiando sulla cenere di una brace quasi sopita, ardendo l’ amore che mi aveva svenduto alla monotonia di una vita da spettatore. A volte cerco di amarti ancora restando in bilico tra la voglia di sentire e la felicità di non soffrire più, in un altalena folle di amore e odio Catulliano… se scivessi io la trama del nostro incontro ti amerei a metà… lasciando le stelle nel firmamento e i tuoi occhi nel tuo viso, sognando senza scegliere facendo di un esistenza un sogno ad occhi aperti… ma spesso è credere di poter essere registi del nostro ardire ci trascina a sperare quando è palese che l’ amore non c’è. Ma il bello dell’ amore è che puoi diventare quasi Dio e lei neppure se ne accorge… l’ amore è la forza di chi ama, non di chi è amato.

Una risposta ricevuta

Immagine mittente anonimo
Da marta

giacomo leopardi, A Silvia…è lui che ha scritto quella frase…

Scrivi la tua risposta

Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.

Torna in alto