Tu prendi sembianze inaspettate, arrivi all’improvviso, ti camuffi e muti la tua essenza mescolandola alla mia con la velocità di un fulmine, ma con l’intensità di mille sacri pugnali che mi trafiggono e non mi lasciano il respiro; tu ti prendi gioco di me, mi ami con tutta un’anima e scuoti la mia per poi farmi predere le tue tracce. Mi tieni sveglio la notte, mi concedi il miele del tuo capriccio e io… Rimpiazzo la tua assenza col veleno dei miei desideri, delusi, lascio che si corrompano. Sei in grado di farmi sentire vivo, ma anche spento allo stesso tempo, sei il bene e il male insieme, sei inspiegabile come tutto ciò, appunto, impossibile.
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