Tante volte quando mi sveglio, abbraccio il cuscino come se fossi tu e non riesco a lasciarti andare e mi domando se c’è stato un solo istante nella tua giornata che è stato impattato da qualcosa che ho scritto per te.
Ti avrò mai fatto compagnia nei tuoi sogni? Erano bei sogni o forse brutti incubi?

Sai, a volte vorrei avere un decalogo delle regole a cui dovrei sottostare per non farti perdere la pazienza: giusto per capire come posso muovermi, anche se è come farlo sulle uova. Quali sono le cose che veramente NON vuoi leggere, scritte da me? Che cosa invece posso dirti che può rimanere nell’ambito del “carino” o almeno dell’accettabile?

Tutte domande che non avranno risposta alcuna: non importa tesoro, l’importante è che tu stia qui con me per un secondo, per un minuto, per un’ora. Basta questo per farmi sentire speciale, in qualche modo.

E ora tu mi dirai: “Come fa a bastarti un niente simile? Non è assurdo?”

Io posso risponderti in un solo modo:

Quando passi la vita a corteggiare (invano) la donna dei tuoi sogni, anche quando ne conquisti un’altra, senti il sapore amaro della sconfitta.

E allora preferisco perdere con te, piuttosto che con chiunque altra. Perché tu per me sei il mondo e il resto del mondo semplicemente… non sei tu.