Eccomi qua, a scrivere di te.Sono passati sette anni da quel bellissimo 8 ottobre a Peschiera.Scendesti le scale della stazione velocemente, come se gia’ il tuo cuore sapesse dove andare, ed io ero li fermo, come un bamboccio che ti quardavo stupito.Eri bellissima, avevi i capelli raccolti ed una camicina bianca, con dei pantaloni grigi.
Allora studiavi ancora dovevi dare la tesi e potavi con te nella borsa alcuni appunti.Mi avvicinai a te, piacere… e tu… piacere… Cosi incominciammo la nostra prima giornata.Dove andiamo?Mi dicesti, ed io…facciamo un giro qui, il lunedi c’e’ il mercato.E cosi incominciammo a parlare per le vie di Peschira.Tutto il girno insieme a parlare, eri un po timida ma era normale visto il primo appuntamento.Poi verso sera, ti riaccompagnai alla stazione e tu mi dicesti…si dai aspetto il treno ed intanto studio un po.Cosi un bacetto sulla guancia e con convisione ti chiesi se ci saremo rivisti ancora… Certo mi rispondesti…Ma avevo avuto un brutto presentimento, quello che non ti avrei mai piu’ rivista.Mi sbagliavo perchè poi siamo stati insieme tre anni, tra gioie e dolori, tra speranze programmi, che per colpa tua adesso non esistono piu’.Solo chi non sa cosa vuol dire lasciare tutto per avere altro, in altrettanto modo lascia chi crede di non amare piu.Ti ho dato la vita e tu l’hai gettata via come un oggetto rotto ed ora a distanza di sei anni ormai da quell’otto ottobre 2001 ancora rivivo quel giorno come fosse l’inizio di qual’cosa di veramente grande.Ti penso sempre amore mio proprio come quel giorno e mai il mio cuore potra’ dimenticare la persona che gli ha dato la possibilita’ d’amare cosi tanto intesamente da esserne segnato a vita.Ti amo Pulcia ovunque tu sia ti amo e ti amero’ per sempre.
