Da Me per anonimo

Ho bisogno di un consiglio. Allora, lavoro da due anni come supplente in una scuola primaria, su sostegno. Il problema è che quest’anno proprio non mi trovo, ho difficoltà anche a rapportarmi con le colleghe e i genitori del bambino che seguo, vedo e sento cose e ragionamenti strani in quella scuola, e mi trattano tutti male senza motivo, perfino quei mocciosetti(chiedo scusa per il termine ma non riesco a trovarne uno adatto per definirli), appena arrivano a scuola mi guardano squadrandomi con aria di beffa, e ridendo tra loro, come se mi prendessero in giro. Certo è che sicuramente c’è lo zampino delle mie colleghe e forse anche dei genitori, che me li hanno messi contro per invidia e gelosia, e io non sopporto più nessuno. Il consiglio che chiedo a voi, a questo punto, dato che mi prende a male lavorare in quella scuola e in quel modo, è : come posso fare per farmi licenziare oppure farmi mettere dal dirigente su cattedra posto comune, anche se con poche ore, o su potenziamento e farmi cambiare team docenti? Davvero, non ce la faccio più e vorrei arrivare a giugno in modo rilassato, tranquillo e sereno.

10 risposte Pagina 2 di 2

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Da R.

Ti capisco, stessa situazione. Per fortuna il mio contratto scade a fine febbraio che rientra il docente per cui sono stato chiamato a fare supplenza. Resisti fino a giugno, e poi denuncia tutto e tutti

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Da Benny

Io non mi farei licenziare e resterei li fino alla fine della scuola per non dare loro soddisfazione, perché secondo me, essendo cattivi e invidiosi vorrebbero che fosse così. Invece resterei li, a lavorare tranquillamente, ignorando questi stronzi, e facendo capire di me meno cose possibili. Anche il lavoro e le attività che eventualmente farei con il bambino /a. Non c’è nella struttura scolastica una piccola aula o un luogo, magari più tranquillo, dove poter lavorare per conto tuo e serenamente, in modo da star lontani da orecchie e occhi indiscreti e gestire tutto più facilmente? Perché da come scrivi mi sembra che l’ambiente sia molto negativo e di questo potresti risentirne fisicamente e psicologicamente tu ma anche il tuo alunno.. Pensaci. O fuggi via subito

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Da Melanie

Scappa via subito da lì e denuncia tutto. Sono bravi solo a fare i gradassi con i più deboli e con chi non si sa difendere, voglio vedere se avessero a che fare con chi ha la testa più malata della loro, ma penso proprio che la finirebbero e abbasserebbero subito la cresta, visto che loro non sono un ca**o di nessuno e non hanno nessun diritto di adottare determinati atteggiamenti verso i loro colleghi.. Ci vuole più empatia nella vita e meno competizioni stupide, ecco perché la scuola al giorno d’oggi sta andando a rotoli, proprio perché esistono determinati soggettoni esaltati che lavorano nel mondo della scuola però se gli domandi qualcosa su normativa scolastica, inclusione ecc, non sanno cosa rispondere perché non sanno un ca**o. Bravi solo a vantarsi e fare mobbing con i più deboli e chi ha meno esperienza di loro ma molta più sensibilità, empatia e competenze. In bocca al lupo all’autore /autrice di questo sfogo, ha tutta la mia comprensione e il mio supporto. Fatti forza, giugno arriva presto.

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Da Furbes

Io mi trovo nella tua stessa condizione, ma ho deciso di assentarmi spesso fino a giugno in modo da non partecipare neanche alle riunioni pomeridiane, collegi docenti ecc. Prenderò tutti i vari permessi che mi spettano, poi le ferie, e poi malattia. Così fino a giugno, in modo da poter stare in quell’ambiente negativo il minor tempo possibile. E il prossimo anno farò ben attenzione alla scelta delle scuole, quella dello scorso anno l’ho già depennata. Quest’anno depennero’ anche questa, considerando solo le scuole che mi aggradano e che mi interessano, senza rivolgermi a sindacati o cose del genere per la compilazione della domanda. Farò tutto da me, così sono sicura di non sbagliare. Poi se l’algoritmo vorrà, e capitero’ in una delle pochissime scuole messe nelle preferenze, è bene. Altrimenti vorrà dire che sarò chiamata da graduatoria di istituto, almeno spero o, male che vada, resterò a casa e prenderò la disoccupazione ma almeno mi dedico un po’ a me stessa e alla mia famiglia, e alle cose che piacciono a me, senza stress e pressioni continui.. Non mi farò nessun problema. Spero solo di capitare in una scuola della mia città dove mi conoscono tutti, genitori, bambini e soprattutto docenti, dove so per certo che si lavora bene, in armonia e collaborazione, dove non c’è competizione tra colleghi e sono tutti di un certo livello. Lavorare li per me sarebbe proprio l’ideale, sua che capito nella scuola dell’infanzia, sia che capito nella primaria. E detto tra noi: in questa scuola bellissima, si lavora poco, ma si lavora bene.

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Da Worm

Ma lascia perdere sia i colleghi che i bimbetti viziati, vedrai che prima o poi faranno qualche passo falso e allora sarai tu a ridere e prenderti la tua rivincita. Il mondo della scuola purtroppo è cambiato ed è così ovunque. E in ogni caso tu fai il tuo lavoro senza pensare a loro, anzi pensa che l’anno scolastico sta per giungere al termine e che finalmente non le rivedrai più. Un consiglio:il prossimo anno, non prendere proprio in considerazione la scelta di quella scuola. Da come ne parli é un ambiente molto negativo e tossico

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